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Let’s Talk Programmatic: l’intervista di Pladway ai microfoni di Broadsign

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Marco Orlandi condivide il proprio punto di vista con Christian Dion, Marketing Director,
Programmatic Solutions di Broadsign, sulle tendenze del programmatic DOOH (pDOOH),
sulle strategie media omnichannel, sulla misurazione DOOH e altro ancora.

 

Broadsign è la principale piattaforma internazionale per soluzioni di Digital Out of Home (DOOH) con la più ampia copertura globale oggi disponibile in 82 Paesi raggiungendo un totale di 76 miliardi di impression al mese, che lo scorso anno ha siglato un accordo per l’integrazione della propria SSP di Broadsign Reach con la DSP di Pladway. A meno di un anno da questa integrazione, Broadsign e Pladway fanno il punto sul comparto, sulle sfide e le opportunità che lo attendono in un’intervista dedicata (disponibile in versione completa qui).

Partiamo dal biglietto da visita di Pladway: chi è e da dove nasce?
Nel 2018, un gruppo di esperti di pubblicità si è proposto di sviluppare una soluzione che aiutasse a colmare il divario tra i media owner e i buyer nel mercato italiano attraverso la pubblicità programmatica. Prima nel suo genere nello spazio pubblicitario italiano, la piattaforma Pladway DOOH ha contribuito ad espandere il programmatic media trading dall’online alla pubblicità out-of-home.

Quali sono alcune tendenze pDOOH 2022 da tenere d’occhio in base alle tue osservazioni e alle richieste dei brand advertiser?
Il DOOH programmatico si sta riprendendo a un ritmo molto più veloce della pubblicità OOH tradizionale dopo la pandemia. Il lockdown ci ha digitalizzato ancora di più, e i media owner, i brand e le agenzie sono più ricettivi ai modi di lavorare automatizzati. I media owner stanno investendo in componenti che offrono flessibilità e controllo della campagna ai buyer, mentre il targeting dell’audience sta diventando più sofisticato.

Anche la nostra base clienti si sta ampliando, con diversi tipi di inserzionisti che vogliono espandersi nel pDOOH. Tutti vogliono ottenere dati per le proprie campagne, come il retargeting mobile o le metriche drive-to-store, quindi le nostre quote di mercato stanno aumentando e la natura della nostra base clienti sta cambiando. Non stiamo più parlando solo con le agenzie di media buying, ma anche con i brand più piccoli e gli store manager che vogliono gestire le campagne per i loro negozi. Queste campagne sono più locali e semplici, con un focus sulla raccolta di dati per misurare accuratamente l’efficacia. Infatti, c’è una crescente richiesta di trasparenza dei dati tra i media buyer, e noi aiutiamo anche a dare visibilità alle informazioni sull’inventario come il pubblico, la posizione e le specifiche tecniche.

I buyer richiedono sempre più spesso tipi di open deal, che tradizionalmente sono stati richiesti dalle grandi agenzie e dagli inserzionisti per motivi come l’ottimizzazione dei processi operativi e decisionali. Tuttavia, gli open deal stanno diventando fondamentali per altri media buyer, come le agenzie indipendenti o digitali, per rendere l’inventario DOOH dei media owner più visibile e integrabile nelle campagne. Grazie agli open deals, l’offerta pDOOH sta diventando più ampia e accessibile alle piccole e nuove agenzie, anche nella pianificazione digitale.

Infine, c’è più richiesta di inventario di alta qualità nello spazio programmatico. Player di alta qualità con posizioni di inventario premium stanno entrando nello spazio, e agli occhi dei media buyer, il pDOOH continua a essere visto come un canale di alto valore.

Il pDOOH sta diventando una parte potente delle strategie omnichannel per i brand CPG che cercano di guidare la domanda lungo il percorso di acquisto del consumatore. Perché pensi che sia così?
Con pDOOH, i brand decidono le condizioni di pianificazione della campagna, come la programmazione e il ritmo, e le condizioni esterne legate ai sistemi di vendita (come la concorrenza o i periodi di promozione). Dal punto di vista della DSP, diamo ai brand gli strumenti per perfezionare la loro strategia come cliente finale. I brand stanno guardando al DOOH per avere un impatto sulle vendite, e il programmatic ci permette di parlare direttamente con loro invece di passare attraverso agenzie media intermediarie.

I brand si stanno anche orientando verso il pDOOH come parte delle loro strategie omnichannel, e ci aspettiamo di vedere sempre più campagne e annunci basati sui trigger. Grazie al programmatic, i brand possono fornire comunicazioni più contestuali e legate alle vendite, mirando chirurgicamente al pubblico, determinando le condizioni di pianificazione e attivando campagne omnichannel senza un intermediario.

Tra le nostre recenti campagne, un caso interessante è quello di Suzuki via Changee. La campagna combina pDOOH e mobile retargeting, e incarna anche la necessità per i buyer di attivare campagne mirate nelle aree di vendita al dettaglio per aiutare a guidare le vendite.

Cosa pensi che debba accadere a livello di agenzia per garantire che il DOOH sia un punto fermo in ogni piano media omnichannel?
Mentre c’è un potenziale molto chiaro per l’adozione del DOOH e del pDOOH nelle agenzie, molto deve ancora accadere perché questo si realizzi. Questo è dovuto al disallineamento tra il mondo online e quello OOH. Come attore chiave nel mercato programmatico, il nostro ruolo in Pladway è quello di educare i media buyer e aiutare a dimostrare come i dati possano fluire tra i due mezzi. Dobbiamo mostrare agli inserzionisti digitali il valore del DOOH, e gli specialisti del DOOH devono sapere che il modello digitale è un modello da seguire perché apre le porte a nuove possibilità per aumentare l’efficacia delle campagne.

Sebbene l’OOH e la pubblicità digitale siano due canali diversi che spesso vengono messi in silo, hanno comunque bisogno di lavorare insieme per permettere alle agenzie di creare piani media pienamente funzionanti. Tutti gli sviluppi della DSP di Pladway contribuiscono a rendere più facile per i pianificatori digitali l’accesso all’inventario DOOH, fornendo informazioni utili su luoghi, informazioni sulla struttura e fonti di pubblico. Più dati hanno a disposizione i pianificatori digitali, migliore sarà il collegamento tra i due mezzi.

Quanto è importante per le vostre agenzie partner misurare l’impatto sul marchio delle loro campagne pDOOH?
Le agenzie stanno iniziando a ricevere richieste da parte dei brand per misurare il brand lift, e queste agenzie si stanno rivolgendo a Pladway per un aiuto nella misurazione di come la pubblicità digitale e OOH si connettono. Con l’ad buying tradizionale, le agenzie e i marchi hanno solo dati parziali riguardo alle performance e all’esecuzione delle campagne, e hanno accesso a queste analisi solo una settimana o giù di lì dopo che la campagna è stata completata. Le piattaforme programmatiche forniscono approfondimenti sulle prestazioni della campagna in tempo reale attraverso il monitoraggio dell’ID mobile o il geofencing, per esempio, e i marchi possono aggiungere i propri dati sui consumatori per valutare come la campagna stia portando le persone al negozio o abbia un impatto sul brand lift.

Come riassumeresti le differenze chiave tra pDOOH e altri canali digitali?
La comunicazione pDOOH è tipicamente più efficace in termini di visibilità e di emozioni rispetto ai canali puramente digitali. È un mezzo più trasparente e sicuro per il marchio rispetto al digital display, tuttavia, ci sono ancora alcuni problemi tecnici che devono essere risolti a causa della sua natura di canale mediatico one-to-many.

Che ruolo svolge Broadsign Reach SSP nella vostra fornitura?
Per aiutarci ad espandere l’impronta globale di Pladway, abbiamo deciso di collegare la DSP di Pladway con Broadsign Reach per permettere ai buyer di accedere a nuovi schermi da altri paesi in modo semplice e veloce. Grazie all’integrazione, abbiamo avuto l’opportunità di ampliare la nostra offerta con location all’estero, e ora possiamo gestire le richieste dei media buyer per la pianificazione globale dei brand del ‘Made in Italy’.
Anche se siamo nati come soluzione full-stack, avere alleanze con player globali ci permette di seguire la naturale evoluzione del mercato programmatic. Stringendo accordi di integrazione con i partner, i nostri clienti possono continuare ad espandere il loro business e fare le loro scelte in termini di tecnologia e partnership.

C’è molto da fare per pDOOH nei prossimi mesi. Per cosa siete più entusiasti?
Siamo entusiasti di continuare ad espandere la nostra base clienti, e abbiamo in programma di aggiungere strumenti intuitivi e visivi per aiutarci a raggiungere le piccole e medie imprese. L’obiettivo è quello di creare l’accesso a diversi SSP mentre raccogliamo e normalizziamo i dati per il mercato, in modo da poter sviluppare nuove capacità di interfaccia per eseguire piccole campagne che possono essere accettate dai proprietari dei media se ci concentriamo sull’automazione.
Abbiamo anche bisogno che tutti i media owner e i buyer lavorino insieme per espandere il mercato programmatico. Tutte le piattaforme devono raccontare la stessa storia se vogliamo allargare l’impronta del mercato, rendendolo semplice da capire, e nell’acquistare e realizzare campagne.

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Brand e Smart City: amore corrisposto?

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Il programmatic DOOH a supporto delle città Smart e la costruzione di un ambiente sostenibile e circolare.
La posizione di Pladway sul ruolo dell’ad-tech advertising e dei brand nell’evoluzione dei centri urbani in chiave green.

 

A presentare le peculiarità dell’out-of-home advertising in ottica di riduzione dell’impatto delle tecnologie outdoor sull’ambiente, Marco Orlandi, ceo della società Pladway, specializzata in programmatic out-of-home advertising, e responsabile della divisione Digital del gruppo Voilàp a cui afferiscono oltre a Pladway, le società Imecon e MotIQa.

Brand protagonisti dell’evoluzione Green delle città

Le città sono le principali produttrici di rifiuti, con un impatto significativo sull’ambiente. Il 54% della popolazione vive in contesti urbani ad alta densità abitativa che apportano un footprint globale pari al 60/80%. La loro trasformazione in Circular City permette di renderle eco-sostenibili per essere in prima linea nella battaglia contro gli sprechi, le inefficienze e l’inquinamento. In questo quadro, anche la industry pubblicitaria può fare la differenza.

Quale possa essere l’apporto in ottica di sostenibilità ambientale che questo comparto può portare è stato il cuore dell’intervento di Orlandi dello scorso 28 gennaio di fronte al pubblico di professionisti e start-upper under 30 presenti a Campus Party Spotlight, l’evento promosso da Enel Energia interamente incentrato sulle Città Circolari.

Nella presentazione intitolata ‘Brand e Smart City: amore corrisposto?’, Orlandi ha portato un contributo utile a porre le basi per costruire il mondo del futuro, rendendo le città Circolari e quindi sostenibili.
La città è il luogo naturale in cui iniziare a intraprendere azioni concrete per l’ambiente e ad occuparsene siamo chiamati tutti. Nel 2022 i consumatori si aspettano dai principali brand un impegno concreto nel sostenere e indirizzare cause ambientali e sociali. I mezzi pubblicitari in esterna (parte del cosiddetto ‘arredo urbano’), che ospitano e proiettano le campagne promozionali dei brand nelle strade cittadine, si stanno adoperando per fare la loro parte nel supportare questo processo di creazione di città nuove, circolari e sostenibili. Come? Lo fanno diventando essi stessi dei messaggi viventi, collettori di iniziative legate all’ambiente – ne sono un esempio le pensiline delle fermate di bus e tram adornate di verde per alimentare l’ecosistema delle api, così importanti per la natura e per l’uomo.

Il ruolo dell’out-of-home advertising
La pubblicità out-of-home è il mezzo che più di altri è in grado di mostrare in totale trasparenza l’impegno per l’ambiente e i valori dei brand ai cittadini. Nelle città ‘pensanti’ di oggi, la comunicazione è un continuum bidirezionale. Cittadini e aziende sono chiamati ad imparare ad ascoltare le esigenze delle proprie città e a loro volta, le municipalità possono svolgere un ruolo di apripista per iniziative di sostenibilità ad alto impatto.

L’arredo urbano in quest’ottica può servire lo scopo di abilitare la comunicazione con i cittadini tramite pensiline, totem, lampioni e altri oggetti dotati di sensori capaci di “ascoltare” i bisogni della città.
In seno a questi mezzi in esterna, si inserisce il contributo che la pubblicità può portare, soprattutto a quella parte di pubblico che ne riconosce il valore informativo positivo (per il 78% degli intervistati nel sondaggio di Clear Channel France, la pubblicità è infatti in grado di dare un contributo positivo alla società).
Sebbene per alcuni la pubblicità sia troppo intrusiva nella vita delle persone, sempre una ricerca di Clear Channel (presentata dalla CEO Francia, Boutaina Araki al WOO Forum del 18 maggio 2021) presenta come la pubblicità in esterna si collochi come la meno invasiva e quindi la più accettata dai cittadini.

L’innovazione dell’advertising per la sostenibilità ambientale
Il digital out-of-home parla il linguaggio del digitale e di internet, risolvendo allo stesso tempo una serie di problemi che la pubblicità online ha – quale ad esempio lo “skip” di fronte alle pubblicità o ancora le frodi e il traffico proveniente da bot.

I contenuti riprodotti in questo ambiente “cookieless” restano centrali e, sulle pensiline in esterna, sono visti dal pubblico come fonte di informazioni puntuali, personalizzate e contestualizzate.
L’automazione e la digitalizzazione sono poi abilitatori di campagne globali, coordinate e ottimizzate in termini di risorse economiche e creative. Per questo, a tendere, gli schermi digitali saranno sempre più diffusi nei contesti urbani. Diventa allora fondamentale affrontare il tema della loro sostenibilità.
È vero che gli schermi digitali consumano tanto? Nel fare il bilancio complessivo tra schermi tradizionali e schermi digitali, i numeri sono a favore dei secondi: 27.000 i km di furgone risparmiati (per allestimenti e manutenzioni periodiche sui billboard OOH tradizionali rispetto a quelli digitali del DOOH), 6,2 tonnellate di CO2 risparmiate così come 5 tonnellate di carta non più necessarie ogni anno.

Il contributo di Pladway
I software ad-tech che contribuiscono all’automazione della componente pubblicitaria, come Pladway, svolgono un ruolo importante per la città smart perché permettono ai suoi oggetti di essere connessi e facilmente raggiungibili dalla componente più cospicua del mercato advertising, quella programmatic.

Come già successo nel web, la tecnologia programmatic – basata su algoritmi che automatizzano l’acquisto e la distribuzione della pubblicità – permette ai brand di scegliere le posizioni migliori per la propria comunicazione basandosi sui dati, senza dover contattare singolarmente i diversi concessionari e media owner. Facendo parlare all’OOH il linguaggio del web, una piattaforma pDOOH come Pladway consente agli schermi in città di ospitare messaggi pubblicitari in modo facile, pienamente automatizzato, personalizzabile in ogni momento (a differenza della controparte cartacea) e sostenibile dal punto di vista economico.

L’avvicinamento tra il DOOH e la comunicazione online, meglio conosciuta e principale canale di investimenti e considerazione da parte del brand, semplifica l’incontro tra domanda e offerta di spazi. Finalmente, anche i palinsesti degli schermi OOH sono gestibili in tempo reale e selezionabili in maniera scientifica, tramite le proprie qualità ed i propri dati (rilevati da sensori che certificano le views e contano le persone potenzialmente esposte).

Amore corrisposto
Il DOOH, con i brand che vi investono, è in grado di rappresentare oggi uno stimolo e una fonte autorevole per finanziare nuovi progetti utili allo sviluppo delle città in chiave Smart. Il contributo dei brand per le città smart passa da tre ambiti: lo storytelling, ossia i contenuti della campagna che trasmettono valori del brand in linea con le attese del pubblico – che si aspetta da questo una attenzione maggiore a iniziative sociali e di pubblico interesse -, il tema dei finanziamenti funzionali a portare oggetti e progetti utili alle città e, non ultimo, il know-how per realizzare iniziative earth-friendly.

Fai click sull’immagine per rivedere l’intervento completo di Marco Orlandi
a Campus Party Spotlight 2022

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Macropix e Pladway
Campagne DOOH 100% programmatic nel network PharmaPix

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Accordo tra la milanese Macropix e Pladway
per l’offerta 100% programmatic sul circuito PharmaPix nelle farmacie.

 

Pladway e Macropix, società milanese che sviluppa, produce e commercializza display a tecnologia LED, annunciano l’avvio di una partnership commerciale e tecnologica alla base della nuova offerta ‘PharmaPix’.

L’accordo permetterà ai brand e ai loro centri media di pianificare esclusivamente in programmatic all’interno di un circuito di farmacie che consta attualmente di 100 punti vendita, in 66 città di 12 regioni italiane e che – presto – si estenderà ad altri 500 punti. L’operazione permette a Macropix di qualificarsi come nuovo operatore DOOH, in grado di offrire in modalità 100% programmatic il suo circuito di schermi e audience tramite la SSP di Pladway.

Con questa operazione Pladway riafferma la propria posizione di market leader nel segmento della pubblicità out-of-home programmatica. L’inclusione del network PharmaPix nell’offerta permette ai brand di indirizzare in modo smart la propria comunicazione su schermi di nuova generazione posizionati in aree fisiche ad alta affluenza e con audience target fortemente caratterizzato come quello delle farmacie.

“L’offerta PharmaPix nasce dalla presa di consapevolezza che l’utilizzo di schermi pubblicitari, in particolare nell’allestimento delle vetrine, è sempre più diffuso all’interno delle farmacie. Oggi cresce l’esigenza di differenziare la propria offerta e di adottare strategie di marketing mirate a migliorare il servizio, sia nei confronti dell’utenza abituale che per attirare nuova clientela, fornendo a entrambe un’informazione puntuale sulle novità e sui prodotti in promozione.
All’interno della nostra strategia di evoluzione dell’offerta DOOH, abbiamo deciso di semplificare lo scenario puntando sulla piena automazione del processo di compravendita. Siamo felici di poter operare con la piattaforma leader di Pladway, che consente ai brand interessati di sposare facilmente le opportunità rappresentate dalla presenza sui nostri schermi con campagne flessibili, altamente profilabili e misurate in tempo reale” ha illustrato Marco Fabiani, General Manager di Macropix.

Marco Orlandi, CEO di Pladway ha commentato con soddisfazione la sigla dell’accordo: “Siamo lieti che Macropix abbia sposato la proposizione e la tecnologia uniche di Pladway, e che abbia deciso di utilizzare le nostre tecnologie per la gestione esclusiva dell’intero palinsesto pubblicitario.
Questa nuova collaborazione ci permette di dimostrare come il canale Programmatic possa favorire l’ottimizzazione delle revenue pubblicitarie attraverso la piena automazione dell’offerta. A completamento del progetto, affiancheremo Macropix non solo da un punto di vista tecnologico, ma anche per il posizionamento commerciale e strategico del mezzo all’interno dello scenario digitale”.

 

 

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Pladway e Sky Media:
il Programmatic DOOH atterra anche negli Aeroporti di Roma

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Sky Media, concessionaria pubblicitaria degli Aeroporti di Roma,
estende grazie a Pladway le possibilità per i Brand di veicolare
i propri messaggi pubblicitari in tutte le aree degli Aeroporti di Fiumicino e Ciampino
in modalità Programmatic.

 

Sky Media è conosciuta per la sua capacità di innovare e di offrire sempre nuove soluzioni tecnologiche e pubblicitarie agli inserzionisti, rispondendo in maniera puntuale alle esigenze del mercato.
Nell’ambito Out Of Home, Sky Media è concessionaria pubblicitaria degli Aeroporti di Roma. Nel corso di questa partnership, Sky Media ha continuamente promosso e supportato la digitalizzazione dell’asset Aeroportuale promuovendo l’integrazione di nuove opportunità per i Brand.

Selezionare e raggiungere un’audience premium e alto-spendente a Roma

Sky Media e Aeroporti di Roma non hanno mai smesso di rinnovarsi, cercando di stimolare la ripresa del mercato pubblicitario durante tutto il 2020 e 2021.
Questo impegno costante ha portato al debutto di una nuova opportunità per i clienti interessati a presidiare il mondo Digital Out Of Home negli aeroporti.
Nel 2020, Sky Media ha infatti introdotto la modalità Programmatic per permettere ai Brand di strutturare campagne Digital Out Of Home 100% customizzate in termini di giorno e ora di erogazione, circuiti e schermi digitali presidiati e audience raggiunta negli Aeroporti di Roma.

L’introduzione del Programmatic nell’offerta di Sky Media fa leva sull’accordo tecnologico con Pladway, la piattaforma parte del gruppo Voilàp che supporta Editori e Clienti nell’acquisto e nella vendita di programmatic advertising, nonché nella gestione degli asset pubblicitari.

Gli Aeroporti di Roma rappresentano uno dei principali sistemi aeroportuali in Italia e nel mondo, e si posizionano ogni anno al primo posto in Italia per numero di passeggeri.
Questo primato garantisce un’elevata visibilità e un forte impatto sui passeggeri a tutti i Brand presenti a Fiumicino e Ciampino, e la possibilità raggiungere un target business e leisure in momenti di attesa, catturando l’attenzione dei passeggeri grazie ad una forma di intrattenimento che non infastidisce e intercetta l’audience in movimento.

Grazie all’introduzione della modalità Programmatic, i Clienti hanno la possibilità di selezionare con estrema precisione quale tipo di target raggiungere e come veicolare i propri messaggi pubblicitari, grazie ad una gestione efficiente ed efficace del budget in base alle OTS acquistate e monitorando la performance della campagna DOOH in ogni momento e in autonomia.

 

Il futuro del pDOOH negli Aeroporti di Roma

La digitalizzazione del mondo Out Of Home di Sky Media e ADR continuerà anche nel 2022. I due partner, infatti, stanno lavorando per ampliare ulteriormente il network di impianti di Fiumicino e Ciampino presidiabili in modalità Programmatic, coinvolgendo nuovi circuiti digitali a copertura di tutti i target presenti negli Aeroporti romani.
Questa ulteriore innovazione darà la possibilità ai Brand di veicolare i propri messaggi pubblicitari in tutte le aree degli Aeroporti di Fiumicino e Ciampino, selezionando in maniera ancora più puntuale i contatti fuori casa da raggiungere con la propria comunicazione.

Pladway accompagnerà questo percorso sostenendo sia lato tecnico che consulenziale le pianificazioni in modalità Programmatic di Sky Media e ADR.

Per qualsiasi approfondimento e curiosità sull’offerta Out Of Home di Sky Media è possibile scrivere alla mail generale info@skymedia.sky.it.

 

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Il programmatic DOOH per intercettare l’audience in-store durante lo shopping natalizio

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Video e Audio sugli schermi e le radio in-store pianificati tramite la piattaforma Pladway
possono raggiungere quasi l’80% dei consumatori impegnati nello shopping natalizio
in più di 1000 negozi e centri commerciali in Italia.

 

Pladway, la piattaforma di programmatic advertising parte del gruppo Voilàp, presenta i dettagli della sua nuova iniziativa dedicata alla pubblicità digitale indoor e in-store, che permette ai Brand di intercettare la ripresa della mobilità attraverso comunicazioni tempestive e vicine al luogo di acquisto.

“All’avvicinarsi del periodo di vendite più caldo per i brand consumer, il quadro che si sta delineando vede l’advertising DOOH e in-store assumere un ruolo sempre più preponderante nelle strategie e nei piani di comunicazione delle aziende” illustra Marco Orlandi, ceo di Pladway.

Nei centri commerciali sono sempre più diffusi sistemi innovativi per la comunicazione e l’informazione digitale, che rappresentano opportunità di ingaggio per visitatori e clienti.
Secondo l’analisi semestrale di Confimprese, il retail mostra oggi segni di rilancio che superano le stime di inizio anno: una progressione dell’8%, per un totale di 828 nuove aperture previste entro la fine del 2021, con i centri commerciali ad essere il primo canale in Italia per l’apertura di nuovi punti vendita,

La modalità programmatic è il next step dell’advertising negli spazi di acquisto fisici, riuscendo ad orientare più efficacemente le abitudini di acquisto dei consumatori. “Tramite l’advertising digitale, indoor o in-store, è possibile ottimizzare le campagne di marca adattandone contenuti e frequenze al contesto di promozione” commenta al riguardo Orlandi. “Il canale programmatic è in grado di gestire le peculiarità dei diversi contesti fisici, grazie alla possibilità di pianificare con massima flessibilità i contenuti e di ottimizzare la loro esposizione presso l’audience target. Gli schermi digitali, siano essi ad alto impatto scenico o totem collocati lungo le gallerie dei centri commerciali o in-store, sono in grado di realizzare tattiche di contatto e ingaggio sempre diverse, con un livello di personalizzazione che cresce con l’evolversi delle tecnologie sottostanti. L’ampia offerta di schermi retail presente sulla nostra piattaforma permette infine ai brand di identificare Pladway come interfaccia naturale per gestire la propria pianificazione in mall su tutto il territorio”.

L’offerta integrata per buyer e centri media permette l’acquisto e la gestione di campagne programmatic DOOH, in oltre 100 centri commerciali italiani collocati in 100 città lungo l’intero stivale. A questo si aggiungono quasi 1.000 punti vendita in cui è attiva l’offerta in-store radio.

Riteniamo che l’aria positiva che si respira oggi nel Retail Business – in fermento per la volontà di investire nell’adeguare il patrimonio immobiliare alla nuova normalità – possa portare benefici anche al comparto pubblicitario. Intendiamo essere dunque promotori in questo panorama, in evoluzione, di opportunità di visibilità avanzate per i brand e le loro agenzie media, a cominciare già dalle festività di fine anno” dichiara in conclusione Orlandi.

 

Pladway: il Programmatic DOOH per spiccare il volo negli aeroporti italiani

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Allentamento delle restrizioni per i viaggi e potenzialità dell’advertising:
un connubio che torna a premiare i brand che scelgono di investire nell’out-of-home
per intercettare l’audience in mobilità.

 

Pladway, la piattaforma di programmatic advertising parte del gruppo Voilàp, fa il punto sullo stato degli investimenti in digital out-of-home advertising dei brand in questo autunno e lancia una nuova iniziativa per il segmento aeroportuale.

“La pubblicità OOH torna ad essere al centro delle strategie di comunicazione dei brand: a guidare la stagione autunnale sono sia gli schermi iconici nei grandi centri urbani e nei punti nevralgici di maggior traffico e, soprattutto, gli spazi ad alta affluenza e transito” indicano dall’azienda guidata da Marco Orlandi.

Gli aeroporti in particolare, rappresentano nei piani di DOOH ambiti di rinnovato richiamo per le aziende inserzioniste di ogni settore – dalla Moda all’Automotive al Food e Travel. L’advertising in questi ambienti, infatti, è visto dai consumatori come più qualificante e più prestigioso rispetto ad altri – una percezione rimasta invariata nonostante la pandemia – secondo la ricerca indipendente di ResearchBods per JCDecaux Airport.

 

 

“Ad agosto 2021 quasi due viaggiatori su tre avevano già ripreso a volare: per questo i brand stanno guardando a quegli spazi e a quelle tecnologie che forniscono l’opportunità di investire su un target di persone in movimento e di restituire dati analitici affidabili” spiega Orlandi.

Pladway, con la sua offerta integrata per l’acquisto e la gestione di campagne ooh in programmatic, si presenta come interlocutore unico per la pianificazione nei principali aeroporti italiani grazie a una soluzione dedicata che consente di accedere ad una inventory globale nei circuiti aeroportuali, raggiungendo quasi 800 schermi di cinque Premium Publisher in 19 aeroporti sul territorio nazionale.

A completare l’offerta aeroportuale, una ulteriore inventory di 700 schermi in 10 Paesi esteri permette di raggiungere gli schermi DOOH più idonei a raggiungere il pubblico di interesse in tutto il globo e a massimizzare la pertinenza dei messaggi trasmessi in programmatic.

“Il mercato pubblicitario ha saputo intercettare in questo autunno la volontà di riprendere a viaggiare. In Pladway siamo già pronti a sostenerlo, automatizzando e facilitando l’accesso agli schermi DOOH negli scali aeroportuali d’Italia e del mondo” commenta in conclusione Orlandi.

 

Scarica l’Infografica

Al Fuorisalone l’innovazione di Voilàp Digital per gli showroom retail in campagna OOH

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La campagna Out-of-Home, mobile-first e hyperlocal di Pladway per la società Voilàp Digital
nei giorni chiave del ‘Salone del Mobile’ di Milano

 

Pladway, la piattaforma di programmatic advertising parte del gruppo Voilàp, presenta i risultati della campagna Out-of-Home, mobile-first, condotta per la società Voilàp Digital nei giorni clou del Salone del Mobile di Milano.

Grazie alla campagna MOOHbile, hyperlocal, Voilàp Digital ha potuto intercettare l’audience Business in target a cui presentare le sue soluzioni di innovazione in ambito Smart Retail.

Nella settimana di rilancio per il comparto del Design dopo la forzata pausa pandemica, la campagna ha voluto porre l’accento sull’esigenza per il settore retail di accogliere un modo nuovo di concepire gli spazi vendita, rendendoli più smart grazie al ricorso al digitale.

Come illustra Federico Caiumi, Ceo di Voilàp Digital. “Il modello dei Voilàp Store guarda a digitalizzare gli assortimenti, integrando il digitale e le logiche dell’online advertising negli showroom fisici, per aprire a scenari e a forme di relazione con i consumatori che tengono conto delle loro moderne preferenze e abitudini di acquisto, migliorando l’esperienza di fruizione, scelta e acquisto dei brand products. Imprescindibile per una realtà devota all’innovazione come la nostra investire quindi in un mezzo di comunicazione e di promozione in forte crescita come è il DOOH, ancor più in abbinata ai dispositivi mobile, che in un momento di riconquista degli spazi pubblici da parte di professionisti e cittadini, concorrono a favorire l’incontro con i messaggi di marca presentati in contesti open-air”.

L’account team di Pladway ha affiancato l’azienda nella selezione dei formati e degli schermi più idonei a raggiungere il pubblico di interesse, prettamente business, e a massimizzare la pertinenza dei messaggi aziendali, resi funzionali per un tracciamento e una misurazione continui sui dispositivi mobile nell’arco dei sette giorni di Salone, lungo le vie dei principali District del Fuorisalone. “Siamo molto lieti del favore che la campagna di Voilàp Digital ha incontrato” ha dichiarato Marco Orlandi, Ceo di Pladway. “I risultati e le performance ottenuti sono una ritrovata conferma della validità del mezzo Out-of-Home digitale e, in particolar modo, del suo livello di flessibilità e adattabilità per campagne advertising di ogni settore, sempre più integrate”.

Risultati ed evidenze in breve:

  • 10 District presidiati nella città di Milano
  • +60% di reach in target raggiunta
  • Formato interstitial il più efficace

Blimp – L’intelligenza artificiale per leggere e interpretare la città

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Da novembre 2020 a giugno 2021, il team di Blimp ha portato avanti un’analisi continuativa
dei flussi di pedoni e veicoli nell’Area Metropolitana di Milano.

L’obiettivo: osservare l’impatto delle misure di contenimento dei contagi
sui movimenti dei cittadini nel capoluogo lombardo.

Alex Buzzetti
Co-Founder e General Manager di Blimp

 

Attraverso più di trecento sensori Head-Counter posizionati in alcuni punti nevralgici dell’Area Metropolitana di Milano, nel corso degli ultimi nove mesi abbiamo monitorato il traffico pedonale e veicolare della città. L’obiettivo? Misurare, con continuità, l’impatto del rafforzamento (e del successivo allentamento) delle diverse misure anti-contagio sugli spostamenti dei cittadini.

I nostri sensori rilevano i flussi di pedoni e veicoli negli spazi pubblici. Misurano in tempo reale il numero dei passanti che transitano in una via o una piazza, individuandone anche il genere e l’età in maniera del tutto anonima (la tutela della privacy è uno dei valori fondanti della nostra Impresa). Distinguono inoltre tutte le tipologie di veicolo, dai mezzi pesanti a quelli ultraleggeri, compresi scooter e biciclette.

Ora che i limiti agli spostamenti in città sono stati annullati, possiamo osservare con occhio critico come si sono evoluti i comportamenti e le abitudini dei milanesi durante uno degli anni più complessi della nostra Storia recente.

L’analisi condotta da novembre 2020 a giugno 2021 nell’Area Metropolitana di Milano ha rilevato:

  • Le variazioni nel traffico veicolare all’ingresso e all’uscita delle strade principali della città.
  • Le alterazioni nel traffico pedonale in centro, nelle zone della vita notturna e nei quartieri residenziali.
  • Gli effetti delle limitazioni sulle abitudini settimanali nelle diverse fasce orarie della giornata.

Dall’analisi dei nostri dati, è emersa innanzitutto l’efficacia delle varie politiche di contenimento dei contagi.

 

TRAFFICO PEDONALE

Stando ai numeri, solo la creazione di una Zona Rossa (e del coprifuoco) è stata in grado di dimezzare gli spostamenti e quindi di abbattere i fattori di rischio. La Zona Gialla e la Zona Arancione hanno avuto impatti molto ridotti sui volumi di traffico pedonale o veicolare. Anzi, nel passaggio a queste due Zone, abbiamo registrato un incremento medio del traffico del 150%.

Se guardiamo ai dati di un anno fa, le restrizioni e i limiti agli spostamenti hanno avuto un impatto significativo sul traffico pedonale nel centro città (in media del -59% rispetto ai tre mesi precedenti la diffusione della pandemia del marzo 2020).

 

Con il ritorno alla Zona Arancione, l’11 aprile 2021, i cittadini hanno finalmente ripreso a popolare il centro e, in poche settimane, il traffico pedonale è raddoppiato fino a raggiungere i livelli pre-emergenza. Ora, con il passaggio alla Zona Bianca e l’annullamento del coprifuoco, la città sta riguadagnando i propri ritmi, compresi quelli legati alla vita notturna nelle zone della movida.

 

TRAFFICO VEICOLARE

Se si guarda invece all’andamento del traffico veicolare in centro, è possibile osservare come non ci siano state particolari diminuzioni nel corso degli ultimi otto mesi, anzi confrontando i dati dei tre mesi precedenti alla pandemia rispetto a quanto accaduto un anno dopo, abbiamo registrato un incremento medio di +11% del traffico veicolare.

Le ragioni sono diverse: la rimozione dell’Area C che a Milano, in condizioni normali, delimita il centro storico e impedisce l’accesso a determinate tipologie di veicoli; l’abbattimento dei costi dei parcheggi, un incremento nell’utilizzo dei mezzi di proprietà in contrapposizione a quelli pubblici.

 

Vai sul sito Blimp per saperne di più.

Always On DOOH: il Programmatic diventa easy!

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Lanciata sul mercato italiano la nuova soluzione Always On di IGPDecaux,
con cui velocità, semplicità e flessibilità divengono le nuove parole chiave
per l’acquisto del Programmatic DOOH attraverso le piattaforme SSP di VIOOH e DSP di Pladway.

 

L’evento virtuale del 23 giugno 2021 dedicato ai buyer italiani ha consentito agli oltre 90 partecipanti di apprendere dalla voce degli artefici di questa iniziativa – che segna una vera e propria evoluzione nel settore – le caratteristiche e i vantaggi della nuova soluzione Always On DOOH.
Ai media buyers connessi a Pladway va innanzitutto l’opportunità di beneficiare d’ora in poi di ulteriore flessibilità, potendo reimpiegare le energie spese per le fasi di negoziazione e operatività – e incrementare il focus della pianificazione sull’intercettare il target di riferimento in Italia e all’estero.

Che cos’è nello specifico Always On DOOH, lo spiega Michele Casali, Marketing & Data Director di IGPDecaux: “Primo nel suo genere in Italia in termini di proposizione, l’Always On Deal è un nuovo ed innovativo approccio per il comparto OOH. Chi acquista ha la facoltà di costruire e gestire in autonomia le proprie campagne, come oggi avviene nel Programmatic Web e Mobile. Se i deal PMP Guaranteed e Non Guaranteed già introdotti nel 2020 portavano con sé flessibilità (ora, giorno, frame, target) e permettevano di costruire piani Data-Driven basati sui CPM, con questo nuovo canale la comunicazione esterna fa un ulteriore passo verso la semplificazione, rendendo sempre disponibili gli asset DOOH di IGPDecaux (Metropolitane, Aeroporti e Arredo Urbano) attraverso Deal aperti. Grazie all’evoluzione tecnologica fatta negli ultimi mesi da VIOOH, tale nuova modalità di acquisto sarà da subito utilizzabile all’interno della DSP Pladway”.

Marco Orlandi, Ceo di Pladway precisa che “I Deal Always On offrono vantaggi di semplificazione dei processi e delle operations sia per chi vende che per chi compra, siano questi grandi centri media già introdotti al pDOOH, agenzie digitali indipendenti o clienti finali. Con l’Always On è possibile gestire al meglio le opportunità tattiche o last minute e le dynamic capabilites del Programmatic DOOH, pianificando con massima flessibilità, velocità e autonomia. Siamo lieti che la nostra piattaforma sia stata prescelta per presentare al mercato dei buyer le opportunità di una vera integrazione programmatica, certi che l’iniziativa avrà un forte impatto sul rilancio post pandemia e che i brand sposeranno questa strada, che funziona già molto bene in vari Paesi esteri”.

A Chiara Cordiali, Account Director di VIOOH abbiamo chiesto di fornirci la sua visione in qualità di SSP e dal punto di vista dei mercati esteri in cui questa l’Always On è una modalità già adottata in ambito out-of-home: “Il mercato a livello internazionale ha reagito in maniera decisamente positiva all’introduzione degli Always On (o Evergreen) deals. La spinta iniziale è arrivata dai DSP stessi e dalla loro volontà di aggiungere anche il canale OOH alla già vasta scelta di deal preimpostati attivabili nelle rispettive piattaforme. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad una semplificazione delle modalità di compravendita nel private marketplace per i nuovi canali, come ad esempio programmatic audio (Spotify) e OOT/Connected TV. Il DOOH era il tassello mancante e gli Always On Deals sono una soluzione efficiente ed efficace sia per chi voglia provare il canale per la prima volta, ma anche per chi ha già familiarità con il PDOOH e voglia inserirlo in campagne mono-canale OOH o omnichannel. I risultati che vediamo lato SSP in paesi che hanno già attivato (come Paesi Bassi e Stati Uniti) sono eccellenti ed hanno sicuramente contribuito all’aumento degli investimenti e dei budget allocati al Programmatic DOOH”.

Dunque, il Programmatic DOOH di IGPDecaux e proposto attraverso la SSP VIOOH e DSP Pladway si migliora ulteriormente, proponendo soluzioni in grado di seguire le attuali e mutate esigenze del mercato in termini di presidio del territorio, di drive to store, drive to web e nella costruzione del Patrimonio di marca.

In combinazione con soluzioni tipicamente Web e Mobile, la comunicazione esterna è inoltre un boost ottimale per incrementare l’attivazione e la Reach delle campagne, contribuendo nel contempo al miglioramento di Brand Equity e Brand Value, grazie anche al ruolo sociale di questo mezzo a sostegno di pubblica amministrazione e società di trasporto.

Qui la registrazione integrale della presentazione ufficiale dell’Aways On DOOH del 23 giugno scorso.

Per le vostre domande e maggiori approfondimenti contattare Pladway, IGP e VIOOH.

Cosa ci aspetta nell’industria dell’advertising OOH e DOOH

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L’Out-of-Home advertising è una delle più antiche forme di pubblicità, oggi l’industria OOH è chiamata a svolgere un ruolo importante nella vita quotidiana dei membri di una comunità.
La pandemia ha segnato un punto di svolta per l’industria pubblicitaria nel suo complesso, con l’out-of-home ad essere fortemente penalizzato a causa della distanza sociale. I brand e gli inserzionisti hanno dovuto riprogrammare i loro piani promozionali outdoor e sia i tradizionali modelli OOH che quelli DOOH hanno affrontato sfide mai viste prima. La vita però è più forte di tutto e il ritorno a una nuova normalità – grazie ai piani di vaccinazione che stanno accelerando rapidamente in molti Paesi – vedrà la gente camminare di nuovo nei centri urbani e nelle periferie permettendo un back-to-ads per i professionisti della industry pubblicitaria.

È importante considerare che i consumatori sono oggi molto più intelligenti e ben informati di quanto non lo fossero solo 10 anni fa, anche 2 anni fa. Hanno dovuto affrontare una dura realtà e sono disposti a farsi sorprendere dai brand ma vogliono essere rispettati allo stesso tempo nei loro valori umani più profondi. Niente fiducia, niente guadagno!

Come possono gli inserzionisti fare la differenza in uno scenario sociale e pubblicitario così nuovo?
Quali innovazioni tecnologiche saranno in grado di sostenere i loro piani pubblicitari?

La tecnologia ha avuto la sua parte nell’accelerare molti processi sociali e relazionali, cambiando le abitudini e le preferenze umane molto rapidamente. Il mobile targeting, i social media network hanno permesso loro di essere esposti solo a ciò che vogliono veramente. L’individuo è ormai consapevole dell’importanza di essere considerato “unico” e richiede quindi di vivere un’esperienza pubblicitaria in linea con le proprie preferenze e sensazioni personali. I brand e gli inserzionisti avranno quindi bisogno in futuro di considerare seriamente la tecnologia e le preferenze dei clienti nei loro modelli e piani advertising. Questa è una necessità sia per mantenere viva l’industria pubblicitaria che per corrispondere alle aspettative di ogni individuo.

Ecco 5 punti chiave che abbiamo evidenziato per aiutare a far coincidere le esigenze dell’industria pubblicitaria con quelle dei consumatori di annunci.

1. La pubblicità esterna deve essere guidata dal digitale e altamente creativa
Al giorno d’oggi, i consumatori sono abituati a schermi di alta qualità e al display all’aperto. Se non ha senso tornare indietro da questa abitudine, allora l’unica cosa possibile che si può fare è investire per raggiungere – e perché no, anche impostare – standard qualitativi sempre migliori e più alti nella selezione o produzione di schermi da esterno.

Gli schermi DOOH permettono di erogare più pubblicità digitali all’aperto su uno stesso schermo. Qui, lo storytelling e la creatività giocano un ruolo rilevante in quanto permettono di trasmettere il messaggio giusto, al momento giusto, nel posto giusto con campagne altamente efficaci, pianificate in modo flessibile e basate su dati misurabili.
I brand con una storia avvincente con cui relazionarsi e con una creatività d’impatto hanno grande probabilità di avere un impatto nel subconscio sugli utenti finali.

L’uso strategico dei due ingredienti non solo attrae i consumatori, ma può fidelizzarli. Dietro gli annunci ci sono menti umane che creano un presente migliore o un sogno… gli utenti target lo sanno e questo è ciò che apprezzano di più! Gli annunci dei brand possono toccare l’anima delle persone, ogni anima in modo diverso. È qui che il contenuto, più lo storytelling visivo, assumono un ruolo importante: non si tratta solo raccontare una storia, bensì di essere la storia. Solo quando la storia è autentica l’utente può davvero connettersi con essa e fidarsi.

2. Le opportunità vengono dalla tecnologia
Aeroporti, sale d’attesa, trasporti pubblici e parchi giochi sono aree pubbliche molto frequentate in cui gli inserzionisti investono di più. Nel mondo post-pandemico, con il ritorno alla normalità, le pubblicità saranno di nuovo presenti dove si trovano le persone. Come sarà possibile raggiungere ogni singolo consumatore in questi contesti? La tecnologia con le sue ultime innovazioni ha ampliato la portata dei posizionamenti delle pubblicità esterne, in particolare di quelle digitali. La crescente penetrazione di internet ha portato all’espansione delle piattaforme pubblicitarie digitali e basate su internet in tutto il mondo. I progressi nella tecnologia, come una migliore connettività IoT, la comunicazione near field, l’intelligenza artificiale (AI) e i beacon, hanno incoraggiato la creatività nel settore DOOH. Gli inserzionisti possono ora concentrarsi sullo sviluppo di schermi che offrono contenuti contestualmente rilevanti, intelligenti e in tempo reale.

Anche le piattaforme programmatiche giocano un ruolo rilevante permettendo la pianificazione e la gestione dei contenuti nei numerosi schermi distribuiti sul territorio. Il programmatic DOOH, rispetto al DOOH tradizionale, garantisce tutte queste cose con le stesse logiche e KPI del web advertising – ed è questo che lo differenzia.
Stando all’ultimo ‘Digital OOH Advertising Market: Global Industry Trends, Share, Size, Growth, Opportunity and Forecast 2021-2026‘, il mercato globale del digital-out-of-home advertising raggiungerà un valore di 50,42 miliardi di dollari entro il 2026, con un CAGR del 3,58% nel periodo 2021-2026.

3. L’audience conta
Lo scenario futuro vedrà le pubblicità mostrare non solo le descrizioni di un particolare prodotto o servizio, ma anche prevedere il profilo utente di coloro che hanno interagito con esso. Questo avverrà più frequentemente attraverso l’uso di sensori, software di riconoscimento facciale e altre funzionalità di IA intelligenti.
Il tema della misurazione dell’audience diventa quindi estremamente rilevante in questo futuro, in quanto il monitoraggio e l’analisi dei risultati della pubblicità ooh è fondamentale per definire il successo di una campagna e per valutare il ROI per gli inserzionisti.

4. La pubblicità esterna e l’incontro con il mobile
Grazie alla distanza sociale, negli ultimi mesi i consumatori hanno potuto testare nella loro vita quotidiana la possibilità di combinare positivamente fisico e digitale. Le strategie di prossimità condurranno il passo verso un’integrazione più strutturata delle tecnologie mobile e outdoor per ridurre il divario tra i potenziali clienti e le pubblicità dei brand, e condividere dati preziosi in tempo reale con i brand. Con l’uso delle piattaforme programmatiche cresce la possibilità di includere e armonizzare nella campagna sia gli schermi esterni che quelli personali. Quando questi due mezzi sono combinati, l’impatto è infatti maggiore, aggiungendo nuovo valore alla loro personal brand experience.

5. Condividere lo stesso insieme di valori porta al successo
Solo essendo autentici e trasparenti i brand possono fare affari a lungo termine. I brand affidabili sono i più richiesti oggi dai consumatori, con fake news o vuote promesse sempre meno gradite. La sostenibilità e l’attenzione ai valori e alle credenze del pubblico sono fondamentali. Infine, la coerenza è un altro aspetto che i consumatori terranno in grande considerazione: gli annunci out of home /DOOH devono essere in sincronia con gli annunci sociali e digitali, e soprattutto con i valori di marca reali.